mercoledì 7 agosto 2013

Hayride - Step by step

Finita la raccolta di film con gli alieni della settimana scorsa, non avendo visto nessun nuovo filmone al cinema, sei arrivato ad un punto in cui dovevi scegliere se riguardarti i seguiti de La mummia, trascinarti attraverso 2 miglia di filo spinato e vetri rotti oppure vederti questo sconosciuto Hayride. Prossima volta vada per i vetri rotti.

Hayride inizia subito con un ritmo adrenalinico e scatenato, proponendoci 30 secondi buoni di paesaggi campagnoli totalmente anonimi. Senza nemmeno sfruttare questo nulla per buttare su schermo i nomi degli attori o altro. Zero, guardati la campagna e non romper le balle.
Che poi nemmeno le Paludi morte del Signore degli anelli son così tristi.
Finito di ammirare il panorama, un servizio del telegiornale ci racconta rapidamente la storia di un feroce serial killer di ragazze, con tanto di immagini delle scene del crimine.
Ketchup dappertutto, un casino.
E vediamo anche il mascalzone in azione mentre compie il suo più recente omicidio: una ragazza scappa nei boschi, con un losco figuro che la insegue camminando senza fretta, che tanto chissene se quella scappa, no?, ha solo tutto un bosco a disposizione per sfuggirmi.
Il cattivo avanza trascinando un'ascia.
Ma la ragazza, a cui giustamente sembra brutto continuare a scappare mentre il povero assassino la rincorre con la sua goffa andatura, decide di sedersi un po' nella boscaglia a riposare.
"Tanto son vestita a quadri rossi e bianchi in mezzo al bosco verde, non mi si vedrà mica"
E subito, imprevedibilmente, il nostro lento omicida emerge dagli arbusti e colpisce l'ingenua donzella.
Come abbia fatto un uomo di 30 tonnellate ad avanzare nel sottobosco senza farsi sentire, mistero.
Il panzone viene quindi catturato dalla polizia, buttato in gattabuia per un paio di giorni e poi messo su un'auto per trasferirlo in un penitenziario definitivo.
O forse non avevano abbastanza cibo per trattenerlo in un solo posto più di due giorni.
Ma, colpo di scena, l'auto esce di strada e si schianta sull'unico albero presente nel raggio di 50 metri, il poliziotto rimane tramortito e intrappolato, la portiera posteriore si sblocca e l'uomo senza collo riesce a fuggire.
Sfilandosi le manette da mani grandi quanto un prosciutto. Che per farlo in The Hitcher, Sean Bean aveva dovuto raschiarsi via metà mano, ed è giusto un filo più magro.
Facciamo la conoscenza dei due anonimi protagonisti, coppietta di giovani che si stanno recando dallo zio di lui per partecipare all'annuale Hayride di halloween.
Lei ogni tanto prova a recitare ma in questo momento decide saggiamente che mangiare le viene meglio. Lui ha questa faccia qua per tutto il film.
In cosa consiste questa "hayride"? La gente sale sul retro di un furgoncino e si fa scarrozzare in giro nella notte mentre tizi mascherati da mostri si aggirano nei paraggi e fanno spaventare i passeggeri. Eh vabbè, in campagna ci si dovrà pur divertire in qualche modo. Nel frattempo la polizia inizia ad investigare la fuga del gabibbo pelato.
Ad aiutare questo poliziotto di campagna che sembra la controfigura di James Belushi...
...c'è la controfigura di Denzel Washington.
Questa coppia che fa tanto Danko dei poveri (visto che in Danko potevano permettersi il James Belushi vero, oltre a Schwarzy), con un processo investigativo impeccabile, non concluderà assolutamente niente per tutto il film, e sai che sorpresa. I ragazzi intanto giungono alla proprietà dello zio, che li accoglie.
Lo zio, invece, è interpretato dalla controfigura di Vasco.
Iniziano quindi i preparativi per la nottata di halloween, che c'è da preparare i costumi, sistemare le luci, decidere i ruoli e inoltre lo zio vuole anche allestire un percorso dentro il fienile, tipo casa stregata. Ma durante i lavori, mentre una comparsa a caso si reca a fare qualcosa a caso, il nostro serial killer, invisibile come un ninja, lo pedina.
Come un'ombra nella notte.
La comparsa, che ovviamente non nota un tizio che si aggira "furtivo" vestito di arancione su sfondo verde, va a prendere gli attrezzi sul pianale del furgone.
Una mazza, un machete, una mazza da baseball, 50 metri di corda, un tubo di piombo. Materiale da lavoro standard che se c'era anche il nastro adesivo grigio combaciava con il kit assassino base.
"Azz, ho dimenticato le bombe a mano.."
E così il nostro omino in camicia da taglialegna si mette al lavoro, mentre il suo furgoncino viene ovviamente razziato del suo arsenale.
Il cattivo avanza trascinando una mazza.
Il fuggitivo uccide brutalmente il taglialegna e, oltre a vari attrezzi che si suppone intenda usare in modi poco legali, si ruba anche dei vestiti e la maschera di un mostro che doveva comparire durante l'hayride. Più che una maschera è un semplice cappuccio di iuta con due buchi per gli occhi, ma comunque meglio di quella facciona da campione di abbuffate di hotdogs. Cala la sera, con un tramonto che non ha nulla di normale.
"Sorge tramonta un sole rosso, stanotte è stato versato del sangue"
Gli organizzatori dell'hayride han finito i loro lavori e si trovano attorno al fuoco per farsi raccontare le storie di paura dallo zio Vasco, e qui parte un flashback-racconto di 10 minuti sulla leggenda di questo contadino che era iperprotettivo verso la figlia ed un giorno lei è fuggita con un ragazzo; il padre ha sbroccato e non sapendo chi fosse il ragazzo è andato in giro ad ammazzare tutti a caso nella cittadina, che così era sicuro di beccarlo presto o tardi. Il tutto viene mostrato con dei filtri seppia ed effettacci orribili a bordo schermo, che altrimenti gli spettatori non capiscono che è un flashback.
E questo racconto è davvero troppo lungo e lento. Saranno appunto una decina di minuti o anche meno (e già per una specie di flashback del genere è tantissimo), ma la narrazione è assurdamente lenta. Che se tu avessi 10 minuti da vivere, li passeresti guardando questo pezzo qua e ti sembrerebbero vent'anni. Nel frattempo i poliziotti stan conducendo una ricerca casa dopo casa per scoprire dove si nasconde il fuggiasco.
I poliziotti più svogliati di sempre.
Ma non si capisce bene come, nonostante siano in due ed armati, nel momento in cui trovano la casa disabitata in cui si nascondeva il tizio vengono ammazzati entrambi come dei polli. È infine halloween, inizia l'hayride e quando i corpi dei poliziotti vengono rinvenuti l'omicida si è già incamminato verso la proprietà di Vasco. Qui iniziano gli scannamenti, con il ciccione incappucciato che, scambiato per uno qualsiasi in maschera, uccide uno dopo l'altro gli organizzatori anch'essi travestiti da mostri. Chi ha fatto il film doveva fare i conti con il poco budget, quindi le scene di ammazzamento sono lente, goffe, tagliate quando il cattivo cala il colpo di grazia, super-zoomate quando si deve mostrare una lama che sporge da un corpo (che gronda ketchup). Ad un certo punto ci sono persone in fuga che corrono nell'erba e finiscono in varie trappole per orsi, ma tutto quello che il film mostra davvero è la gente che corre nel buio e cade per terra nel momento in cui si sente un rumore vagamente metallico.
Non si sa come faccia questo a vedere qualcosa nel bosco, di notte, portando in testa un sacco di iuta con due buchi.
Arrivano anche un paio di poliziotti che girano 5 minuti per il bosco in preda al panico e poi vengono ammazzati dall'incappucciato in modo così squallido che al confronto i poliziotti di The horde erano una squadra SWAT di primo ordine. Lo psicopatico, classica motosega alla mano, attacca poi anche lo zio, che si difende con un machete, il quale è evidentemente lo strumento d'ordinanza di qualsiasi cittadino della zona.

Ma Vasco sbaglia il tasto del quick-time event e viene ucciso, così il killer prende la ragazza del protagonista e se la porta via, mentre quest'ultimo era altrove ad aiutare l'organizzazione. Quando il ragazzo arriva sulla scena del massacro e trova gente morta ovunque e lo zio aperto in due da una motosega, ha una reazione umana paragonabile a quella che hai tu quando metti i cereali nella tazza della colazione ma poi ti accorgi di aver finito il latte.
"Tutti morti. Mannaggia"
Quindi insegue il killer all'interno del fienile adibito a casa stregata, dove, machete alla mano, riesce a far scappare la sua ragazza, ma non ad uccidere l'avversario, che lo insegue per i corridoi.
Il cattivo avanza trascinando un forcone. Basta però, eh.
I due si danno la caccia per un po' e si scontrano anche in un paio di occasioni, ma tra il ragazzo che è un pistola completo e il fatto che l'assassino non sappia procedere ad un'andatura diversa da "camminata nel parco", si rende impossibile la vittoria dell'uno o dell'altro.
Il ragazzo avanza in modalità stealth, ignaro di proiettare davanti a sé un'ombra alta 20 piedi che guasta un po' l'effetto sorpresa desiderato.
 Alla fine, giocando in combo, la coppietta riesce a far finire il killer impalato sul suo stesso forcone e tutti contenti. La ragazza è leggermente scossa, tra gli omicidi, il sangue, l'esser stata rapita da un pazzo e tutto il resto.
Lui invece c'ha la faccia di uno che ha scoperto vicino casa un locale che fa i cocktails a 4€.
I due poliziotti finalmente arrivano sul posto in ritardo di mille anni secondo la migliore tradizione poliziesca e poi procedono a togliere il cappuccio al morto. Momento di shock, colpo di scena, il tizio sotto la iuta non è il pelato senza collo! È infatti un vecchio a caso, che ha trovato il fuggiasco, l'ha strangolato, gli ha rubato maschera e vestiti ed è poi andato ad uccidere tutti, posseduto forse dallo spirito del contadino della leggenda che ancora cerca la figlia.

Bene, finito il film e finita la recensione passo passo, ci tieni a dire che non sai se scriverai un altro post, dovendo partire tra una decina di giorni, ma tanto non dovrebbero esserci milioni di avidi lettori che si strappano i capelli per la mancata pubblicazione, quindi in ogni caso niente di tragico, e comunque se ci riesci qualcosa provi a scriverlo. Tempo di tornare agli impegni estivi, ovvero principalmente mangiare ghiaccioli e stare seduti davanti al ventilatore il più a lungo possibile.

Viva l'estate.